(A)mare.
Lei ha un sogno ricorrente: il mare.
Sogna scogliere scoscese a strapiombo sul mare e lei o altri
che prendono la rincorsa per fare un grande tuffo.
Il mare è qualcosa di caro, importante, indispensabile.
È nata e cresciuta in un'isola. Ovunque si girasse… il mare.
È nata e cresciuta in un'isola. Ovunque si girasse… il mare.
Mare da lontano. Un piccolo triangolino blu in fondo a un
panorama.
Mare da vicino. Infinite distese di infinito blu davanti
agli occhi e alle dita dei piedi.
Mare da dentro. Acqua che avvolge, tutto ha lo stesso peso
leggero, il tempo si ferma.
Il mare. Un tuffo. Una barca. Il viaggio. L’esplorazione e l’andare
per mare. Il porto e la terra ferma, la base sicura.
Ognuno ha dentro un grande mare di pensieri,
emozioni, ricordi e speranze. La sua storia.
Un uomo, un marinaio, ha bisogno di una base, di un porto dove fare
rifornimento, di sapere che quel porto è lì, e di esplorare, di una barca
con cui inseguire le proprie mete o che gli permetta di viaggiare e basta.
Lei vuole tutto questo.
Lei vuole tutto questo.
Lei sogna d'essere il porto e la barca
di se stessa e accogliere questo mare dentro.
Presto potrà ospitare qualcun altro nel suo (a)mare.
"Io mi tuffo. Tu?"
Presto potrà ospitare qualcun altro nel suo (a)mare.
"Io mi tuffo. Tu?"
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